Scaricare film da internet non e’ reato a patto che non ci sia ”finalita’ di lucro”. Non scatta la condanna penale nemmeno se l’opera scaricata dal web e’ coperta da copyright.
Lo ha stabilito la Terza sezione penale della Cassazione che ha accolto il ricorso di Eugenio R. e di Claudio F., due studenti torinesi che erano stati condannati per aver ”duplicato abusivamente opere cinematografiche”, giochi per psx, video cd e film, ”immagazzinandoli” su un server del tipo File transfer protocol ”dal quale potevano essere scaricati da utenti abilitati all’accesso tramite un codice identificativo e relativa password”. Secondo la Suprema Corte, che ha annullato la sentenza impugnata ”perche’ il fatto non e’ previsto dalla legge come reato”, deve essere ”escluso che la condotta degli autori della violazione sia stata determinata da fini di lucro, emergendo dall’accertamento di merito che gli imputati non avevano tratto alcun profitto economico dalla predisposione del server FTP, mentre dalla utilizzazione dello stesso traevano sostanzialmenhte profitto i soli utenti del server medesimo”. Il principio e’ fissato nella sentenza 149 redatta dal consigliere Alfredo Maria Lombardi.
(Fonte: www.adnkronos.com)